“training is like fighting with a gorilla, you don’t stop when you are tired, you stop when the gorilla is tired”
_____________________________________________ PUBLISHED ON COGMAG DICEMBRE 2011 © all rights reserved____________________________________
ENGISH: Starting at the famed Vigorelli velodrome in Milan and ending at the Fausto Coppi velodrome in Turin this annual event only in its fourth year is already steeped into Italian cycling tradition. Marcello Scarpa, owner of Ciclistica in Milan, is the main organizer of the event, wich over the four years has been held in early spring. This is the first road race to link the two historical velodromes through the 148 km between them. Marcello has witnessed the growth of fixed gear bicycles in recent years and is committed to preserving the track culture of the two cities.
“Here in Milan we have a real temple of track cycling, which is the Vigorelli. Indeed it’s true that in Italy during the ’50 and ’60 when you were speaking about track cycling, you were talking about the Vigorelli. The structure still exist but has unfortunately been in decay over the past 20 years”
The rules and scope of the Milano/Torino are simple: Fixed gear only, front brakes and helmet required.
The manifesto is: “training is like fighting with a gorilla, you don’t stop when you are tired, you stop when the gorilla is tired”
look the PDF PDF-COG Milan/Turin
ITALIAN: La Milano/Torino nasce dall’idea di un gruppo di ragazzi di Milano ed il riferimento e Marcello Scarpa, del negozio Ciclistica a cui rivolgo alcune domande
Quante edizioni sono state fatte della MiTo?
Sono state fatte 4 edizioni, dal 2008 sempre attorno a metà marzo, inizio aprile.
Com’è nata l’idea di questa corsa?
Ad un certo punto ci siamo accorti che nell’ambito del ciclismo urbano stava aumentando il nostro livello atletico e dopo le varie gare auto organizzate dove contano orientamento e velocità sentivamo il bisogno di aggiungere altri fattori come fatica, resistenza e preparazione. A tal fine ci siamo inventati la Milano-Venezia e successivamente la Milano-Torino. E’ anche diventata l’occasione per incontrare altri ambienti più tradizionali come corridori su strada, triatleti e randonneurs.
è la prima volta che coinvolgete i due velodromi per la partenza e l’arrivo ?
Si. La bici a scatto fisso ha fatto crescere nei giovani la cultura della pista per cui l’esigenza di avere un vero velodromo funzionante in città si è fatta sempre più forte. Qui a Milano abbiamo uno storico tempio del ciclismo su pista che è il Vigorelli (www.vigorelli.org), negli anni ’50 e ’60 quando in Italia si parlava di pista si parlava di Vigorelli, ora la struttura esiste ancora ma è dismessa da vent’anni.
avete qualche speranza che il Vigorelli rinasca per eventi ciclistici ?
Personalmente di speranze ora ne ho poche, dopo anni di tentativi di pressione sulle amministrazioni ho maturato l’idea che sulla struttura e l’area del Vigorelli ci siano degli interessi economici troppo forti da schiacciare ogni tipo di progetto che faccia gli interessi dei cittadini. A Torino invece dopo anni sono riusciti in qualche modo ad usufruire del motovelodromo “Fausto Coppi” chiuso per per molto tempo ai ciclisti ed utilizzato solo per eventi fieristici…
quali sono le regole e qual’è il pensiero/manifesto dell’evento ?
le regole sono semplici e sono 3: bici a scatto, freno anteriore, casco. Non abbiamo un manifesto, ma posso dirti che “ allenarsi è come combattere con un gorilla, non ti fermi quando sei stanco, ti fermi quando il gorilla è stanco “